L’associazione culturale
“UN ALTRO MONDO È POSSIBILE”
è stata costituita e registrata il 25 agosto 2011.
L’associazione è nata dalla passione per la fotografia, dalla voglia di conoscere e imparare, e dalla voglia di lavorare per gli altri dei due soci fondatori, Mariangela Iannotta e Fabio Cappelli, che già operavano, a titolo personale, ancor prima che l'associazione fosse costituita.
Noi viviamo in provincia di Siena, a Murlo, un piccolo paese tra le campagne toscane.
Ma ci vogliamo rivolgere a chiunque condivida le nostre motivazioni e i nostri sogni, oggi più facile che mai, grazie all'aiuto di internet e dei social media.
Crediamo e abbiamo sempre creduto che "un altro mondo è possibile".
Non è un'utopia.
Non è un'illusione.
Ognuno di noi può e deve far qualcosa, nel suo piccolo, nei comportamenti quotidiani, affinchè un altro mondo sia possibile!
Scopo dell’associazione è organizzare reportage di documentazione al fine di promuovere e diffondere la conoscenza di popoli e stili di vita discriminati, poco o male conosciuti, assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l’ideale dell’educazione permanente.
L’associazione diffonde la propria attività principalmente attraverso l’organizzazione di mostre fotografiche, ma anche attraverso spettacoli, concerti, rassegne, conferenze, convegni, dibattiti, proiezioni di documenti e films, munendosi di tutti i mezzi necessari e adottando tutte le necessarie opzioni per agire nel rispetto della normativa vigente e dello statuto sociale.
L'associazione alla fine di agosto, per motivi burocratici non è possibile farlo prima, sarà iscritta al registro delle associazioni di volontariato.
La prima iniziativa, nel 2007, è stata la realizzazione della mostra fotografica “SEMPLICEMENTE CUBA” con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba in Italia.
Nel 2009, da un reportage eseguito da Fabio nei campi profughi Palestinesi in Libano, nasce la seconda mostra: “PER NON FAR FINTA DI NON SAPERE; REPORTAGE DAI CAMPI PROFUGHI PALESTINESI IN LIBANO”.
Nel 2012 abbiamo deciso di occuparci dei "nativi americani"...gli indiani d'America.
Una situazione pochissimo conosciuta da noi, soprattutto nella parte odierna.
Chi sà come e dove vivono oggi gli Indiani?
Forse se ne parla poco perchè, sicuramente, è una pagina nera della storia passata e contemporanea degli Stati Uniti.
Il nostro scopo è quello di tentare di riuscire a colmare questo vuoto.
Per la prima volta nella breve storia dell'associazione "Un altro mondo è possibile" non ci limiteremo alla realizzazione di mostre fotografiche e convegni, ma stiamo organizzando anche delle iniziative di "cooperazione internazionale".
Per approfondimenti sui nostri progetti vi invitiamo a visitare le pagine relative.Inoltre vi invitiamo, se ritenete che il nostro sia un buon lavoro, a sostenerci e quindi visitare anche la pagina relativa.Se avete delle domande, dei dubbi, delle proposte o delle critiche da fare segnalatecele tramite la pagina dei contatti.
Inoltre in questo sito abbiamo dedicato anche una pagina al blog.
Seguiteci e commentate i post che saranno inseriti.
L'associazione è aperta a chiunque abbia la stessa nostra voglia di "fare"!
Grazie per aver visitato il sito.
Mariangela Iannotta e Fabio Cappelli
Noi viviamo in provincia di Siena, a Murlo, un piccolo paese tra le campagne toscane.
Ma ci vogliamo rivolgere a chiunque condivida le nostre motivazioni e i nostri sogni, oggi più facile che mai, grazie all'aiuto di internet e dei social media.
Crediamo e abbiamo sempre creduto che "un altro mondo è possibile".
Non è un'utopia.
Non è un'illusione.
Ognuno di noi può e deve far qualcosa, nel suo piccolo, nei comportamenti quotidiani, affinchè un altro mondo sia possibile!
Scopo dell’associazione è organizzare reportage di documentazione al fine di promuovere e diffondere la conoscenza di popoli e stili di vita discriminati, poco o male conosciuti, assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l’ideale dell’educazione permanente.
L’associazione diffonde la propria attività principalmente attraverso l’organizzazione di mostre fotografiche, ma anche attraverso spettacoli, concerti, rassegne, conferenze, convegni, dibattiti, proiezioni di documenti e films, munendosi di tutti i mezzi necessari e adottando tutte le necessarie opzioni per agire nel rispetto della normativa vigente e dello statuto sociale.
L'associazione alla fine di agosto, per motivi burocratici non è possibile farlo prima, sarà iscritta al registro delle associazioni di volontariato.
La prima iniziativa, nel 2007, è stata la realizzazione della mostra fotografica “SEMPLICEMENTE CUBA” con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba in Italia.
Nel 2009, da un reportage eseguito da Fabio nei campi profughi Palestinesi in Libano, nasce la seconda mostra: “PER NON FAR FINTA DI NON SAPERE; REPORTAGE DAI CAMPI PROFUGHI PALESTINESI IN LIBANO”.
Nel 2012 abbiamo deciso di occuparci dei "nativi americani"...gli indiani d'America.
Una situazione pochissimo conosciuta da noi, soprattutto nella parte odierna.
Chi sà come e dove vivono oggi gli Indiani?
Forse se ne parla poco perchè, sicuramente, è una pagina nera della storia passata e contemporanea degli Stati Uniti.
Il nostro scopo è quello di tentare di riuscire a colmare questo vuoto.
Per la prima volta nella breve storia dell'associazione "Un altro mondo è possibile" non ci limiteremo alla realizzazione di mostre fotografiche e convegni, ma stiamo organizzando anche delle iniziative di "cooperazione internazionale".
Per approfondimenti sui nostri progetti vi invitiamo a visitare le pagine relative.Inoltre vi invitiamo, se ritenete che il nostro sia un buon lavoro, a sostenerci e quindi visitare anche la pagina relativa.Se avete delle domande, dei dubbi, delle proposte o delle critiche da fare segnalatecele tramite la pagina dei contatti.
Inoltre in questo sito abbiamo dedicato anche una pagina al blog.
Seguiteci e commentate i post che saranno inseriti.
L'associazione è aperta a chiunque abbia la stessa nostra voglia di "fare"!
Grazie per aver visitato il sito.
Mariangela Iannotta e Fabio Cappelli